• L’inserimento svedese.

L’inserimento non è un percorso che riguarda solo il bambino, ma un processo graduale di ambientamento che interessa tutta la famiglia. Comincia con lo stabilire una alleanza tra famiglia ed educatori.

L’inserimento svedese verrà effettuato in tre giorni: i bambini con i genitori si fermano al nido per tre giorni e per tutto l’orario stabilito con la famiglia.

 

Il genitore:

  • vive la routine del nido, conosce tutti gli ambienti, socializza e stabilisce un rapporto di condivisione con gli educatori e gli altri genitori presenti;
  • impara canzoncine, giochi e attività che caratterizzeranno la giornata al nido del bambino/a;
  • sperimenta vita all’interno del nido;
  • segue le indicazioni delle educatrici e coinvolge il bambino nelle attività del nido.

Le educatrici:

  • accolgono il gruppo genitori/bambini e diventano figure familiari;
  • osservano la relazione genitore/bambino e le loro abitudini;
  • coinvolgono genitori e bambini nelle attività e nelle routine del nido;
  • spiegano al genitore ogni attività che viene svolta;
  • non c’è un insegnante di riferimento ma un lavoro di equipe;
  • gradualmente si sostituiscono al genitore.

I bambini:

  • esplorano e conoscono tutti gli ambienti del nido accompagnati dal genitore;
  • apprendono nuovi giochi e attività;
  • conoscono le educatrici;
  • conoscono nuovi amici;
  • acquisiscono la routine, le regole e le attività attraverso il genitore;

I bambini che sono già stati inseriti accolgono i nuovi compagni e condividono con loro giochi e spazi.

È importante che i genitori abbiano conosciuto, prima di iniziare l’ambientamento, tutti gli spazi e sia stato spiegato loro come muoversi in maniera autonoma, in modo che i bambini non percepiscano disorientamento nei genitori e ogni azione venga gestita con serenità e senza coinvolgere sempre le educatrici.

  • Primo Giorno: le educatrici accolgono e osservano, iniziano a creare empatia;
  • Secondo giorno: interagiscono con il bambino e collaborano con i genitori al suo accudimento e provano a sostituirsi a loro.
  • Terzo giorno: Le educatrici si sostituiscono al genitore.

A partire dal secondo\ terzo giorno può essere richiesto al genitore di allontanarsi dal nido per favorire il rapporto educatrice-bambino. Sono valutazioni che vengono fatte dalle educatrici sulla base di ogni bambino.

I Bambini quando  si staccano dai genitori, conoscono  tutti gli ambienti del nido e la routine, sono meno disorientati, hanno familiarizzato con le educatrici e gli altri bambini. Avendo già vissuto tutto con la guida dei genitori hanno meno ansia: “se la mamma si fida mi fido anch’io”.

I genitori affrontano la separazione con più serenità perché conoscono bene la routine al nido e le educatrici e durante la giornata possono immaginare cosa sta facendo il loro piccolo in quel momento e questo li tranquillizza. Utilizzano le canzoncine imparate al nido anche a casa e altre abitudini e questo rafforza la continuità nido-famiglia.